Il biologico è una scelta di fondo, imprescindibile.
Il biologico è quando le malattie cerchi di prevenirle, nutrendo e preservando la pianta con metodi del tutto naturali.
Il biologico è quando interagisci con un ecosistema complessissimo che comprende il tuo terreno, quelli vicini e quelli più lontani, con tutte le piante e gli animali che in esso vivono.

Non è biologico quando usi diserbanti e pesticidi per facilitarti il lavoro ed eliminare le erbe che proteggono e tengono umida la vigna.
E’ biologico quando decidi che in cantina non utilizzerai alcun prodotto invasivo per il tuo vino e anche nelle annate peggiori, quelle in cui il tuo vino potrebbe essere meno riconoscibile e meno personale, non toglierai e non aggiungerai nulla, non ricorrerai a scorciatoie, non correggerai il prodotto perché quel vino è semplicemente il segno di quella annata, del territorio e del tuo lavoro.
Biologico vuol dire incantarsi ed affascinarsi scoprendo che per te non è importante solamente il vigneto o l’uliveto, ma tutte quelle erbe che crescono sotto e fra i filari, il sole e la luce della primavera e dell’estate che filtrano fra le foglie, ogni singolo taglio fatto in potatura, la miriade di insetti diversi che popolano e rendono vivo lo strato di humus, gli animali che corrono e si inseguono nella valle, gli uccelli che sostano e nidificano sugli alberi o sulla vigna stessa.

Biologico è continuare a cercare nella tradizione il significato e il modo del proprio lavoro, trovando nel passato la saggezza che oggi alle volte manca.
Biologico è aggiornarsi, capire, confrontarsi con tutti per crescere e migliorare.
Non è biologico usare diserbanti e pesticidi per semplificare il lavoro eliminando le erbe che vengono chiamate infestanti ma che in realtà sono un grande vantaggio per il terreno.
Non è biologico alterare, manipolare, cambiare il vino in cantina, in modo che ogni anno possa raggiungere degli standard o dei valori chimici in modo che sia sempre uguale a se stesso, facile da bere e facile da commerciare.
Non è biologico inseguire il certificato biologico solo per ricavarsi una piccola fetta di pubblico, per mettere un bollino su un’etichetta, per rispondere ad un’esigenza del mercato.
Il biologico in realtà è un’esigenza che nasce da dentro, quando ti trovi nella vigna ed hai la fortuna di poter sentire attorno a te l’equilibrio della natura. E quello è l’equilibrio che vuoi mantenere, che vuoi migliorare se è possibile. E’ quell’equilibrio che insegui andando alla ricerca dell’esperienza degli altri, andando a studiare sui libri, a parlare con chi ha più esperienza di te, a confrontarti quotidianamente ed a fare mille prove per riuscire a fare un lavoro sempre migliore.

In un giorno di sole, alla nebbia della mattina, al tramonto di un pomeriggio di estate, al caldo della sfogliatura o al freddo della potatura, cerchi di comprendere, migliorare, lavorare in modo onesto. Questo, e non solo, è il biologico.
Stiamo lavorando per migliorare, per scoprire, per crescere. Stiamo lavorando per noi e per le prossime generazioni. Ed anche questo è biologico.