La Vendemmia 2019

Raccontare l’emozione che si prova ad ogni vendemmia non è una cosa semplice. E’ un misto di attesa, scoperta, soddisfazione, impegno, fatica, tensione e liberazione.
Svegliarsi la mattina prima dell’alba può essere faticoso e stancante, ma non appena indossi i guanti, prendi le forbici in mano e muovi i primi passi sul terreno bagnato di rugiada, la stanchezza passa e lascia il posto ad uno strano sorriso, un misto di soddisfazione ed orgoglio, che arrivano da lontano, da un anno vissuto costantemente in attesa di questo momento, della vendemmia.

L’odore del prato, il calore che scalda la pelle, le foglie verdi, i grappoli sani e l’uva dolce che assaggi.

Tutto questo prende un sapore antico, ancestrale, che parla direttamente all’animo. Dimentichi la fatica e ti senti parte di qualcosa di più grande, di un tutto unico che coinvolge te e le persone che sono lì vicino, a lavorare con te.
Una quercia diventa un punto di riferimento, il ritmo dei tagli si sussegue, il carro si riempie un po’ alla volta mentre, per passare il tempo, si parla di un po’ di tutto. E’ il rito della vendemmia che si ripete, sempre uguale e sempre nuovo. 

Quest’anno la nostra vendemmia è iniziata con una novità entusiasmante. Per prima cosa abbiamo raccolto una parte del Pecorino, in anticipo sui normali tempi di maturazione, per farne uno spumante che sarà pronto, speriamo, per la prossima primavera. I giorni di anticipo nella vendemmia ci sono serviti per avere un vino più fresco, brillante, leggero, per farne uno spumante adatto ad una festa, alle risate e alla gioia che lo circonderanno. Ci abbiamo messo vari anni ed esperimenti prima di iniziare a produrre questo vino, ma questo è il momento più adatto.

Subito dopo la base spumante, siamo passati alla raccolta dell’Incrocio Bruni 54, questo vitigno raro e marchigiano che custodiamo insieme a poche altre cantine del nostro territorio. Il Bruni è nato negli anni ’30 da un incrocio fra Verdicchio e (probabilmente) Sauvignon Blanc.
Una pianta legnosa, dai grappoli piccoli e serrati, che porta con sé tantissime influenze diverse e che esprime a pieno un territorio argilloso come il nostro. Con il B54 abbiamo puntato all’equilibrio fra la parte acida e quella alcolica, nella speranza di ottenere la migliore annata di questo decennio.

Come al solito abbiamo iniziato il periodo di fermentazione con tanta trepidazione, facendo analisi continue, per capire come i lieviti stessero trasformando lo zucchero in alcool, liberando profumi, sostanze, corpo del vino. Seguendo da vicino ogni piccola trasformazione, ponendo attenzione ad ogni minimo cambiamento. 

In questi ultimi giorni il lavoro non si è fermato. Abbiamo proseguito con la raccolta del Pecorino che diventerà il nostro ‘Aurai’, lasciandolo  macerare un paio di giorni sulle bucce, per esaltare con maggiore profondità le sue caratteristiche, e mettendolo poi a fermentare in legno (lo abbiamo detto che le novità non finiscono mai?).

Quindi è toccato al Merlot, leggero, varietale, morbido e setoso, che oggi fermenta in vasca. Quindi il Syrah con il suo colore delicato, le sue spezie profumate, i suoi sentori di sottobosco. 

Ma non siamo nemmeno a metà del lavoro. Mancano ancora tanti vitigni, tante storie e tanti profumi. 
Siamo ancora sul campo, guardiamo il cielo e le nuvole che si avvicinano e passano via, analizziamo le uve per continuare a scoprire quando sarà il momento migliore per raccogliere le uve che ancora mancano all’appello. 

Aspettiamo con pazienza, come ci ha insegnato la Natura, sperando come sempre che tutto vada per il meglio. Nel frattempo scriviamo questo piccolo racconto di vendemmia. Un racconto che ci accomuna a migliaia di altri piccoli agricoltori, vignaioli, che in tutto il mondo si confrontano con la stessa Natura che ci guida. E a loro diciamo Buona Vendemmia, Amici! 
Ed a tutti gli altri intoniamo un brindisi con del buon vino ricco di storia, di lavoro, di rispetto.

Questo articolo ha 6 commenti

  1. Andrea Cecchi

    Un “racconto di vendemmia” che ha un sapore antico e moderno allo stesso tempo e da cui traspare tutta la passione l’attenzione che avete per i vostri vitigni. Sembra di sentire i profumi e di toccare i grappoli, ognuno con le proprie peculiarità, pronti a regalarci quei prodotti fantastici che trasformano le nostre tavole in momenti di festa e che, ogni volta, raccolgono i più entusiasti apprezzamenti di chi ha la fortuna di bere i vostri vini. Bravo Raffaele e bravi tutti i tuoi collaboratori, continuate sempre a regalarci questi piaceri! Buon lavoro ragazzi.

    1. raffaele

      Grazie mille Andrea! E’ bello sapere che il nostro vino entra nelle case portando gioia ed allegria! E’ per questo che ci mettiamo tutta la passione e l’impegno possibile e parole come le tue ci stimolano e ci incoraggiano moltissimo! Buona giornata

  2. Marzia

    Leggere queste parole è stato come leggere un libro. Ogni dettaglio lascia spazio all’immaginazione di ciò che accade tra i tralci nella vigna, la terra e i suoi frutti prendono vita e diventano i protagonisti di questo splendido racconto, la Natura diventa viva e ci dona tutta se stessa. Grazie per il dono che ci avete fatto rendendoci parte di questo momento di intenso lavoro ma anche di grande soddisfazione. Continuate sempre con questo amore e questa passione per la terra e la Natura.

    1. raffaele

      Grazie a te Marzia! Siamo davvero contenti che queste parole ti siano piaciute ed abbiano saputo trasmettere la passione che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro! E grazie per esserci vicini e stimolarci a continuare con le tue bellissime parole! <3

  3. Luca Casadei

    Bellissimo racconto e anche bellissime foto, sembra di essere lì con voi. Personalmente non vedo l’ora di assaggiare il Pecorino spumante 🙂

    1. raffaele

      Anche noi non vediamo l’ora!!! Ma come in tutte le cose che riguardano la campagna ed il vino, bisogna sapere aspettare i tempi giusti. Ma non temere, quanto prima brinderemo insieme!

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